2Sep

In allenamento: riassunto della mia prima gara!

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Quindi, ricorda quando ho detto che sarei stato mettere alla prova me stesso e la mia forma fisica a un duathlon la scorsa settimana? Bene, il test è finito e i risultati sono arrivati! Sfortunatamente, non l'ho fatto come speravo. Invece, penso di meritare un C+ per i miei sforzi. Meno male che grande gara mancano ancora due mesi.

Ecco come si è svolta la gara:

Quando la pistola è esplosa alle 9 del mattino, sono partito per la prima tappa, un percorso di due miglia lungo (e poi di nuovo su!) una strada di montagna. Fin dal primo passo, le mie gambe sembravano pesanti come blocchi di legno. Non ero sorpreso di questo: con una mossa un po' folle la sera prima, ho deciso di partecipare a una piccola corsa del miglio nella mia palestra (ehi, hanno distribuito massaggi gratuiti a tutti i partecipanti!). Probabilmente mi sono esagerato facendo così. Ma dal momento che mi ero impegnato nel duathlon, sapevo che dovevo correre il più velocemente possibile nonostante le gambe pesanti. Ho sbuffato e mi sono posizionato tra i primi 30 corridori.

14 minuti e cambio dopo, mi stavo dirigendo verso la "zona di transizione" per ritirare la mia bici. Mi sono tolto le scarpe da ginnastica e mi sono messo le scarpe da ciclismo, mi sono allacciato il casco e mi sono infilato per il giro di 14 miglia. All'inizio mi sentivo benissimo! Avevo il vento in poppa e davanti a me una lunga discesa in discesa. Stavo pompando le gambe più forte che potevo e persino superando alcune persone. Ma come sai, ciò che va giù deve salire. Prima che me ne rendessi conto, mi trovavo faccia a faccia con un gigantesca collina. Quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quella collina ha completamente esaurito ogni mia energia e sono riuscito a malapena ad arrivare in cima. Quando finalmente sono tornato nell'area di cambio, riuscivo a malapena a camminare, ma a correre da solo.

Ma è stato allora che sono entrate in gioco le endorfine. Ho semplicemente lasciato che un piede seguisse l'altro per la seconda corsa di due miglia e mi sono detto che ce l'avrei fatta a finire. Continuavo a ripetere "puoi farcela" più e più volte nella mia testa.Penso di averlo detto ad alta voce alcune volte (qualunque cosa ti faccia andare avanti, giusto?). Ho superato alcuni dei tanti corridori che mi sono passati accanto sulla mia gamba di bicicletta molto lenta e hanno tagliato il traguardo con un calcio forte. Mia sorella, che aveva gareggiato anche lei, mi ha battuto di circa un miglio (letteralmente!) ma per quanto sia competitiva, non ho lasciato che questo mi disturbasse. Ero solo felice di aver finito!

E questa è stata la mia grande lezione del giorno, che vale anche per te, mentre metti alla prova te stesso e ti prepari per raggiungere i tuoi obiettivi. Anche se non fai bene come avresti sperato in qualsiasi grande sfida che affronti, devi darti un grande applauso anche per aver fatto il tentativo. Per quanto sdolcinato possa sembrare, tutti noi meritiamo una A per lo sforzo una volta ogni tanto. Destra?

Continua il duro lavoro! E grazie mille per tutto il tuo supporto!

Baci baci,

Sara