26May
I BTS chiuderanno con il botto il Mese dell'eredità degli asiatici americani nativi hawaiani delle isole del Pacifico. La boy band sudcoreana si dirigerà alla Casa Bianca martedì 31 maggio per discutere di diversi argomenti, compresi i crimini d'odio anti-asiatici, con il presidente Joe Biden.
La Casa Bianca ha confermato l'imminente incontro di martedì in una dichiarazione ottenuta da Scadenza. Secondo quanto riferito, i BTS affronteranno "l'inclusione asiatica" e "i crimini ispirati dall'odio e la discriminazione anti-asiatici, che sono diventati questioni più importanti negli ultimi anni".
Secondo Scadenza, "Il presidente Biden ha precedentemente parlato del suo impegno nella lotta contro l'ondata di crimini ispirati dall'odio anti-asiatici e ha firmato la legge sui crimini ispirati dall'odio COVID-19 nel maggio 2021 per fornire forze dell'ordine con risorse per identificare, indagare e denunciare i crimini ispirati dall'odio e garantire che le informazioni sui crimini ispirati dall'odio siano più accessibili alle comunità di AA e NHPI". ha aggiunto: "Il presidente Biden e i BTS discuteranno anche dell'importanza della diversità e dell'inclusione e della piattaforma dei BTS come ambasciatori dei giovani che diffondono un messaggio di speranza e positività in tutto il mondo."
I BTS sono stati chiari sulla sua posizione sulla violenza anti-asiatica. Il gruppo ha rilasciato una dichiarazione su Twitter dopo che un tiratore ha preso di mira tre centri termali per unghie con sede in Georgia, causando la morte di otto vittime nel 2021. L'iconico gruppo ha condannato i crimini d'odio anti-asiatici e si è aperto a subire discriminazioni anti-asiatiche.
"Ricordiamo i momenti in cui abbiamo dovuto affrontare discriminazioni come asiatici. Abbiamo sopportato imprecazioni senza motivo e siamo stati derisi per il nostro aspetto. Ci è stato persino chiesto perché gli asiatici parlassero inglese", ha spiegato il gruppo.
"Ci è voluto molto tempo per discuterne attentamente e abbiamo riflettuto a fondo su come esprimere il nostro messaggio. Ma ciò che la nostra voce deve trasmettere è chiaro. Siamo contro la discriminazione razziale. Condanniamo la violenza. Tu, io e tutti noi abbiamo il diritto di essere rispettati. Resteremo uniti", conclude il comunicato.
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