2Sep

Rachel: Oh no, non l'hanno fatto!

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La maggior parte degli adolescenti pensa che la loro famiglia sia LA più imbarazzante raccolta di esseri umani che abbia mai camminato sulla terra. Le nostre mamme sono imbarazzanti di fronte ai nostri amici, i nostri papà sono strani con i ragazzi della nostra vita e i nostri fratelli e le sorelle sono sempre in attesa di un'opportunità per tirare fuori il tempo in cui abbiamo fatto pipì nei nostri pantaloni o siamo entrati in un parete. Credimi, lo so. Ma la prossima volta che ti senti come se non ci fosse assolutamente niente di più terribile della situazione in cui ti trovi, consolati leggendo la storia del mio venerdì sera.

La serata è iniziata bene: la mia famiglia era in visita dall'Ohio e così abbiamo (in qualche modo) trovato un tavolo per dodici in un grazioso ristorante dei quartieri alti per goderci una bella cena con i miei nonni e cugini. Il cibo era buono, il bambino urlante seduto al tavolo accanto a noi ha distolto l'attenzione e ci ha fatto sembrare relativamente normali, e quindi, tutto sommato, la cena è stata tranquilla. Sono riuscito a lasciare il ristorante illeso e senza vergogna.

Finché, da qualche parte tra un gelato e un mini-tour del campus, mia zia e mio zio hanno avuto l'idea FANTASTICA di dare un'occhiata alla mia stanza del dormitorio... con tutto il gruppo. Tutti loro. Tutti DODICI di loro. Un venerdì sera. E così la cosa successiva che ho saputo è stata che stavo guidando una sfilata di parenti (dai nove ai settantacinque anni) su per l'ascensore fino alla mia stanza. Per farla breve: hanno bombardato tre dei miei amici (tutti erano davvero malati e dentro per la notte), hanno fatto scherzi scomodi sulla vita universitaria, e giravo senza meta, cercando il bagno o l'ascensore o Dio sa cos'altro.

Anche se non c'erano grandi "OH MY GOD!" momenti (non si sono imbattuti nel mio coinquilino che si è messo insieme o hanno mostrato agli sconosciuti le foto del mio bambino... anche se non avrei messo passato), l'intera situazione sembrava degna di un blog e capace di rallegrare una ragazza che ama (ma ne è profondamente imbarazzata) il suo disfunzionale famiglia. A quella ragazza: non sei sola... Ho avuto il venerdì sera per dimostrarlo.